La scuola di teatro

FILOSOFIA E PERCORSI TEATRALI

I corsi di teatro dello SpazioTempo nascono con il proposito di avvicinare gli allievi ai meccanismi del mondo teatrale, sia dal punto di vista tecnico che da quello empatico.

L’obiettivo è mettere in contatto i partecipanti con le principali componenti dell’arte drammatica, ovvero l’uso e la consapevolezza del proprio corpo e della propria voce, l’improvvisazione, la dimensione del racconto e lo studio di un testo.

Il percorso si sviluppa in tre anni, durante i quali gli allievi apprenderanno esercizi di training e riscaldamento base a avanzati,  si cimenteranno con improvvisazioni strutturate a diversi livelli di concentrazione e prepareranno al primo anno un breve saggio attraverso il quale racconteranno un opera, e al secondo e terzo anno due spettacoli di fine anno di crescente difficoltà e livello.

La scuola di teatro dello SpazioTempo è orientata alla crescita artistica e personale dei propri allievi e privilegia l‘empatia e l’ascolto all’interno di un ambiente intimo e accogliente. 

Nel corso del triennio gli allievi si misureranno con:

La creazione del personaggio

ovvero “conoscere meglio se stessi, indossando i panni di un altro”

Partendo dal corpo e dalle contaminazioni che gli elementi naturali (animali, elementi, materiali, etc..) si prestano a fornire, si andrà a lavorare sulla costruzione fisica e emozionale del personaggio, partendo da una base inventata o più facilmente ispirandosi a personaggi appartenenti ad uno scenario cinematografico o letterario.

Mediante un training vocale e fisico, improvvisazioni e esercizi di indagine emozionale e comportamentale del personaggio, si coglierà la stimolante sfida di indossare i panni di un altro, di provare a immedesimarsi nella personalità e nel bagaglio di vita di qualcuno che non siamo noi, ma che come ognuno di noi è un universo di motivazioni e reazioni al mondo esterno.

La costruzione del personaggio è uno dei due temi principali che vengono affrontati durante il primo e il secondo anno di corso, oltre che un argomento focus su cui proponiamo seminari e percorsi intensivi di sperimentazione teatrale.

L’improvvisazione

ovvero “imparare ad ascoltare le risposte formulate dall’istinto”

Accostarsi all’improvvisazione significa venire a conoscenza di uno dei più vasti mondi contenuti nell’universo del teatro e cominciare ad esplorarne le numerose potenzialità.

Esistono poche parole in grado di descrivere in modo efficace cosa significhi “improvvisare” dal punto di vista teatrale, proprio perchè la prima strada da percorrere è quella di abbattere il ragionamento e il suo funzionamento convenzionale, per disimparare a reagire in maniera programmata e dare invece spazio ad una delle più grandi potenze dell’essere umano: l’istinto

L’improvvisazione è uno strumento posto alla base delle nostre lezioni e dei nostri percorsi teatrali. Spesso proponiamo anche serate o pomeriggi di pure improvvisazioni guidate e divertenti, con lo scopo di allenare sempre l’empatia di gruppo, la ricettività alla scena e l’apertura alle proposte altrui. 

La contrapposizione tra eroe e coro

ovvero ” la forza dell’individuo che da solo va contro a folla”

Un tema da sempre caro ad autori e registi di teatro è “l’uomo che va incontro al suo destino“, ma ancora di più è interessante la dinamica dell’uomo che vuole cambiare il suo destino, che non resta incanalato nel flusso in cui si trova, ma che sceglie di muoversi contro un coro, di essere forte da solo come tutta la massa di individui a cui si contrappone. 

L’urgenza di sopravvivere e di imporsi, quando si va contro a una folla, ci porta ad andare a cercare una forza sconosciuta e in apparenza sepolta dentro di noi, ma solo attraverso la presa di coscienza di quella potenza potremo scoprire l’eroe teatrale che si cela dietro le nostre insicurezze.

La contrapposizione tra eroe e coro è uno dei due temi principali che vengono affrontati durante il primo e il secondo anno di corso, oltre che uno strumento cardine nella comunicazione e nella dimensione del racconto e una chiave nel lavoro sulla coesione del gruppo.

Il rapporto a due

ovvero ” equilibrio e disequilibrio con un partner”

Nella relazione con un partner troviamo potenzialmente tutto ciò di cui il teatro s alimenta: conflitto, status, equilibrio e disequilibrio, energia e passione.

Il rapporto tra due personaggi è la via principale per lavorare sulle grandi emozioni, per imparare ad entrare in empatia con l’altro e muoversi nel continuo trasformarsi degli equilibrio scenici. Attraverso parole, sguardi e utilizzo del corpo l’energia a cui due persone danno vita assieme cresce ed evolve, regalando emozione e coinvolgimento. 

Il rapporto a due è il tema principale che viene affrontato durante il secondo anno di corso, uno snodo dal quale è necessario passare per comprendere e sperimentare le dinamiche teatrali delle grandi passioni e del conflitto.